Verona, Va’ Pensiero a San Nicolò all’Arena, 28 febbraio

IL MESSAGGIO DI DON MARCO CAMPEDELLI E DON ROBERTO VINCO:
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Si tratta del film-documentario del carissimo amico, regista e poeta etiope Dagmawi Yimer “Và pensiero. Storie ambulanti” La scelta di fare un film in chiesa e questo film, nasce da un preciso contesto.
Nella nostra chiesa conserviamo la “Tavola di Lampedusa” che ci è stata donata quest’estate sull’Isola da Giacomo Sferlazzo e da altri amici che lavorano nell’impegno culturale e sociale in un luogo di frontiera, una fragile terra diventata simbolo di ospitalità. E’ una tavola che raccoglie pagine della Bibbia e del Corano, recuperate dai barconi nel mare. Sono il simbolo di una convivialità che sta alla radice delle tradizioni e delle culture. Una eredità commovente e impegnativa da non far cadere nell’oblio.
Quando siamo andati a Lampedusa, proprio invitati da Dagmawi Ymer, ci siamo impegnati a mantenere un ponte, un dialogo con Lampedusa. Avevamo incontrato anche la sindaca Giusy Nicolini, che speriamo prima o poi di avere nostra ospite.
Non dimentichiamo poi l’esperienza dell’occupazione della piazza san Nicolò da parte di un folto gruppo di giovani stranieri nel 2011. Una esperienza in cui abbiamo imparato molto in termini di umanità, di dignità, di resistenza non violenta.
In chiesa le sculture dei volti, fatte in quei giorni, sotto la guida dello scultore Marco Danielon, sono ancora lì a testimoniare una consegna, una relazione, un impegno a non dimenticare.
Proiettare questo film, è per noi esprimere una fedeltà ad una storia che nel tempo ci ha coinvolto e di cui ci sentiamo parte.
Il film di Dagmawi è un opera poetica di grande forza, ma anche una denuncia dignitosa e dolente dell’ingiustizia. Le due città Firenze e Milano teatro delle violenze narrate nel film, mostrano il loro volto bifronte, violento e solidale.
Ci sembra urgente che anche nella nostra città un messaggio come quello di Và pensiero possa arrivare alla gente, possa interrogarci, scuoterci.
Fare poi questo racconto in una chiesa, può essere un modo per dire ciò che veramente è “sacro”: la dignità delle persone, la difesa di diritti umani, il sogno di una umanità nuova…
Oltre al regista Dagmawi Ymer, sarà presente anche Mohamed Ba, uno dei protagonisti del racconto, accoltellato nella stazione di Milano.
Questa iniziativa l’abbiamo condivisa con chi, più di noi e con coraggio continua il suo lavoro culturale per creare spazi di ospitalità, di dialogo, di relazione, di giustizia: Combonifem, Cestim, Filamu, MetisAfrica.
Anche questa condivisione è un segno importante da custodire e da approfondire.
Vi rinnoviamo ancora l’invito a partecipare e a diffondere la notizia, coinvolgendo altri.
Sarebbe bello, essere in tanti, intorno a Dagmawi e Mohamed Bà, per raccontare una città diversa. Per dire che è possibile scrivere storie di ospitalità, di amicizia, di giustizia.
Sarebbe un bel modo per rispondere a questa consegna che ci viene offerta. La possibilità di cambiare sguardo, di assumere gli occhi dell’altro. Un modo anche questo per cominciare a scrivere un’altra pagina nuova nella nostra città….

In collaborazione con COMBONIFEM, CESTIM, FILAMU, METIS-AFRICA, ORE 21,00, entrata libera

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