Monthly Archives dicembre 2013

Marianna Cappi, MYmovies, 27 dicembre

E’ il 13 dicembre 2011 a Firenze, al mercato di San Lorenzo, quando un uomo avvicina un gruppo di venditori ambulanti senegalesi e spara a freddo contro Sougou Mor e Mbengue Cheik, ferendoli gravemente nel corpo e nell’anima, dopo aver ucciso i loro connazionali Samb Modou e Diop Mor a Piazza Dalmazia. Due anni prima, Mohamed Ba, attore, griot e infaticabile mediatore culturale, veniva accoltellato nella sua Milano, tra l’indifferenza dei passanti.
Il documentario di Dagmawi Yimer dà voce ai tre sopravvissuti...

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Steve Scherer, Internazionale, 23 dicembre

La rubrica Italieni di Internazionale riprende e rilancia il reportage pubblicato da Reuters, il 22 dicembre.

Sette anni fa, Dagmawi Yimer fu salvato, quasi morto, dalla marina italiana insieme ad altre trenta persone nel mare tra la Libia e Lampedusa. Oggi ha 36 anni, vive a Verona con la sua compagna, la figlia di due anni e dirige documentari che raccontano storie di immigrazione simili alla sua. Yimer fa parte di quel numero sempre più grande di persone che stanno cambiando la faccia dell’Italia, proprio come hanno già cambiato quella di altri paesi europei come il Regno Unito, la Francia o la Germania.
Persone che non sono emarginate ma, anzi, trovano un loro posto nell’economia, nella politica e nella società italiane...

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Steve Scherer, Reuters, 22 dicembre

Insight: African immigrants use films and books to fight Italian racism

(Reuters) – Seven years ago, Dagmawi Yimer was “between life and death” when Italian navy officers rescued him and 30 others from a skiff in heavy seas between Libya and the island of Lampedusa.

Today, Yimer directs documentary films about immigrants like himself from the home in the northern city of Verona he shares with his Italian partner and their two-year-old daughter.

He is part of the fast-growing immigrant population that is changing the face of Italy, just as it has transformed the populations of more northern European countries such as Britain, France or Germany.

He is also one of many foreigners who are trying – through cultural initiatives such as films and books – to change the racist views of many Italia...

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Luciana Parisi, TG3, 20 dicembre

La strage di Firenze in un film-documentario
Nel dicembre di due anni fa si consumava la cosiddetta strage di Firenze, in cui un estremista di destra uccise due immigrati e ne ferì altri. Un film documentario rievoca quella drammatica esplosione di violenza razzista. Servizio per il TG3 di Luciana Parisi

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I Diari di Va’ Pensiero, terza puntata – Firenze

Firenze, Cinema Auditorium Stensen, 13 dicembre: gli applausi del pubblico nel giorno della commemorazione delle vittime di Piazza Dalmazia e l’intervento della Ministra per l’Integrazione Cécyle Kyenge.

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Cécyle Kyenge: Grazie Dag per questo capolavoro

Firenze, 13 dicembre: la Ministra Cecyle Kyenge si congratula con il regista al termine della proiezione.

Firenze, 13 dicembre: la Ministra Cecyle Kyenge si congratula con il regista al termine della proiezione.

Stasera mi sembrava veramente di essere dentro il film, guardando anche la manifestazione di Firenze… io ero lì! Grazie Dag per questa ricostruzione, per queste storie che ripercorrono la vita di quelli che spesso non si vedono e non riescono a parlare. Raccontare la vita delle persone vuol dire cercare di rendere umano il loro percorso. Tante volte quando si parla della diversità, si tende a non raccontare le persone, come se lì dentro non ci fossero dei sentimenti. Questo capolavoro è un contributo al cambiamento culturale che dovrebbe avvenire, che sta già avvenendo… Il lavoro che abbiamo visto questa sera, è un lavoro pensato, elaborato con competenza, con intelligenza....

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Francesca Materozzi, Corriere delle Migrazioni, 16 dicembre

Nell’intimità di questo solitario percorso il regista Dagmawi Yimer riesce ad aprire un varco. Con la dolcezza e la poesia che ha sempre contraddistinto il suo lavoro, riesce a renderci partecipi dei pensieri e dei sentimenti dei protagonisti. Prende per mano e accompagna lo spettatore durante quelle conversazioni personali fatte in cucina, in camera o in un parco pubblico. Sembra di essere lì come se si trattasse di confidenze fatte da amici. Si viene talmente coinvolti da quella familiarità da quasi non rendersi conto di essere solo spettatori...

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Simone Moraldi, Cinemafrica, 14 dicembre

Che cosa è il cinema. Domanda che ci si è posti fin dalle sue origini e, nell’arco di tutta la sua storia, per bocca dei suoi più illustri esegeti. Ma se chiedessimo alla gente comune per strada che cosa è il cinema immagino che molti risponderebbero, intuitivamente, che è un’arte che permette di raccontare storie. Il cinema di tutto il mondo racconta storie da più di cento anni e in Italia non facciamo ovviamente eccezione. Ma che succede quando, nel cinema italiano, l’Italia è raccontata da un regista che non è italiano e invece è, che so, etiope? Non è passato neanche mezzo secolo dall’ondata di decolonizzazione dei paesi del “Terzo Mondo”...

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Mor Sougou, Non dimenticatevi di noi, 13 dicembre

Mor bassa

Sono passati ormai due anni da quel 13 dicembre 2011, quando due amici, Mor e Modou, sono stati uccisi a piazza Dalmazia e da quando la mia vita insieme a quella di Moustapha e Cheikh è cambiata per sempre. Racconterò brevemente la mia storia.
Sono venuto in Italia 5 anni fa lasciando in Senegal mia moglie e la mia famiglia. Non potevamo più vivere con quello che avevamo e volevo dare un futuro a i miei figli. Prima dell’attentato non mi ero mai confrontato con la parola razzismo. Ero contento di essere in Italia ed ero convinto che se mi fossi comportato bene non dovevo avere paura di niente.
Dei momenti dell’attentato non ricordo molto e quello che mi ricordo con lo racconto volentieri. So che quel giorno mi ha cambiato la vita per sempre. Era il 13 dicembre del 20111.
Mi trovavo...

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I diari di Va’ Pensiero, seconda puntata – Bologna

Bologna, 11 dicembre, Cinema Lumière: le reazioni del pubblico alla prima del film.

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