L’autore di “Imbarazzismi” scrive sulla pagina FB di Va’ Pensiero

Sulla pagina FB di Va’ Pensiero, Dagmawi Yimer lancia un secondo quesito, alimentato dalle recenti dichiarazioni di due assessori leghisti che non hanno voluto incontrare la ministra Cécile Kyenge.

“Cosa vuol dire razzismo al contrario?”

Tra tante interessanti risposte, segnaliamo quella di KOSSI A KOMLA-EBRI, il brillante autore di Imbarazzismi. Ecco cosa scrive Kossi:

Nei miei “Imbarazzismi” (scusate l’autocitazione) racconto questo episodio che ho intitolato “Etnocentrismo”:
Un giorno, in classe, durante un incontro sull’interculturalità, chiesi ai ragazzi di darmi una definizione del termine “razzismo”.
Subito, il più sveglio esclamò: «Il razzista è il bianco che non ama il nero!»
«Bene!» dissi. «E il nero che non ama il bianco?»
Mi guardarono tutti stupiti ed increduli con l’espressione tipo: “Come può un nero permettersi di non amare un bianco?”.
Perché la gente è così convinta che il razzismo come un vettore ha un origine, una direzione e quindi un senso ma “senso unico” cioè nel nostro caso dal bianco verso il nero come se solo il premio dell’imbecillità e della stupidità ce l’abbiano solo i bianchi.
Da questo ragionamento si nutre il concetto del “razzismo al contrario”. Il razzismo è razzismo punto . Non ha senso in tutti…i sensi anche in quello del significato. C’è una sola razza quella umana con delle sottospecie di …stupidi.

KOSSI A KOMLA-EBRI
https://www.facebook.com/pages/Va-pensiero-Storie-ambulanti/243700039139198?ref=hl

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